Le quattro C di un diamante
I 4 fattori che determinano il valore del diamante sono le quattro "C", dalle iniziali dei quattro termini in inglese ossia: "colour" colore, "clarity" purezza, "cut" taglio e "carat" peso.
Il Colore Le gemme del tutto incolori e trasparenti, che sono le più pure, vengono definite "Colorless", seguono le quasi incolori o "Near Colorless" e le colorate o "Slighty Tinted". Alcuni stati o regioni europee o città o enti (Anversa, New York, Svizzera, Scandinavia e Francia) hanno adottato varie sotto-nomenclature per le tre classi di colori su descritte. I diamanti possono assumere quasi tutte le colorazioni, che sono dovute ad impurezze o difetti strutturali: il giallo e il marrone sono le più comuni. I diamanti "neri" non sono veramente tali, ma piuttosto contengono numerose inclusioni che danno alla gemma il loro aspetto scuro. Quando il colore è abbastanza saturo nei diamanti gialli o marroni, la pietra può essere definita dal gemmologo diamante di colore fancy (in italiano può essere tradotto fantasia), altrimenti vengono classificati per colore con la normale scala di colore dei diamanti bianchi. La maggior parte delle impurezze nei diamanti rimpiazza un atomo di carbonio nel sistema cristallino, e viene detta impurezza sostituzionale. L'impurezza più comune, l'azoto, causa una colorazione gialla più o meno intensa a seconda del tipo e della concentrazione di azoto presente. Il Gemological Institute of America (GIA) classifica i diamanti di colore giallo a bassa saturazione e marrone come diamanti nella scala normale del colore, e applica una scala di valutazione dalla 'D' (bianco eccezionale) alla 'Z' (giallo chiaro). Il GIA classifica i diamanti che hanno più colore di un diamante 'Z' come fantasia, insieme a quelli di colore diverso da giallo o marrone. I diamanti di colore più rari sono quelli di colore rosso, che non raggiungono mai dimensioni notevoli, seguiti da quelli color verde intenso e quindi da quelli blu.
La purezza Le inclusioni vengono generalmente chiamate "carboni", tuttavia sono considerate inclusioni anche le fessure naturali (o "ghiacciature"), le tracce di incipiente sfaldatura e le "linee di accrescimento" della gemma originaria. Se un gemmologo pignolo trovasse una di queste ultime inclusioni potrà definire la pietra come IF o "Internally Flawless" invece che F o "Flawless". (Vedi tabella)
Il taglio Prima del taglio, il gemmologo dovrà tenere conto della forma di taglio, le proporzioni del taglio, la simmetria ed i difetti di lucidatura. I brillanti inferiori ad un carato sono stati suddivisi in tre categorie: "very good" brillantezza eccezionale o con irrilevanti difetti; "good" di brillantezza leggermente inferiore con alcuni elementi più visibili; "poor" o scadente, con elementi più grandi e/o numerosi.
Il peso I diamanti si pesano in carati. Un carato equivale 0,2 grammi (ossia 1/5 di grammo). Il carato può essere suddiviso in grani che equivalgono ad 1/20 di grammo ed in punti che equivalgono ad 1/100 di carato.